Sarà Uri Caine a chiudere la sesta edizione di Piano City Pordenone, la festa del pianoforte che per tre giorni inonda di musica dal vivo la città friulana, con un concerto dal titolo “Change” che riprende il brano di Uri Caine inserito nell’album The Passion of Octavius Catto, opera dedicata a Octavius Catto, attivista per i diritti civili degli afroamericani, assassinato a Philadelphia nel 1871.
Il concerto di chiusura affidato al pianista e jazzista americano è la prima novità che trapela dal programma dell’edizione 2024 del festival dedicato al pianoforte, organizzato dall’associazione Comitato Piano City Pordenone. La sesta edizione del Festival Piano City Pordenone si preannuncia davvero un appuntamento da non perdere per chi ama gli 88 tasti, anche grazie al grande numero di candidature di pianisti che si sono proposti di partecipare al festival, oltre 250 provenienti dall’Italia, dal resto dell’Europa e anche da più lontano, connotando ancora una volta le tre giornate come una festa che mette la città al centro della musica internazionale e che coinvolge, avvicina e unisce grazie alle note.
Nato dall’idea del pianista tedesco Andreas Kern che nel 2010 creò Piano City Berlin, poi esportata in diverse città in Italia e all’estero, Piano City Pordenone è curato da Bruno Cesselli, Lucia Grizzo e Antonella Silvestrini ed è organizzato dal Comitato Piano City Pordenone ETS in collaborazione con il Comune di Pordenone, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli e di numerose istituzioni e sponsor privati che hanno deciso di investire nella cultura come valorizzazione del territorio, della comunità e dei giovani talenti. Il programma completo di Piano City Pordenone 2024 sarà presentato ufficialmente nella mattinata di giovedì 13 giugno.
Piano City Pordenone inizia quindi a svelare il cartellone della prossima edizione rendendo noto l’evento che suggellerà i 3 giorni durante i quali in città verranno proposti oltre 80 concerti in programma dal 21 al 23 giugno. L’appuntamento di chiusura è per domenica 23 giugno alle 21 in piazza XX Settembre, con Uri Caine, musicista ai vertici del jazz contemporaneo da oltre 30 anni, capace di rileggere le sonorità del passato con il presente, mescolando i generi e creando uno stile unico, eclettico e sempre dirompente.
Uri Caine ha iniziato a studiare pianoforte classico a 12 anni per poi scoprire i grandi nomi del jazz come John Coltrane e Miles Davis e creare, nel tempo, uno stile davvero libero e difficilmente incasellabile che abbatte i confini tra i generi, mescolando jazz, r&b, classica, funk, gospel.
Uri Caine
Originario di Philadelphia dove è nato l’8 giugno 1956, Uri Caine ha iniziato a studiare pianoforte con Bernard Peiffer e composizione con George Rochberg. Dopo essersi trasferito a New York nel 1985, Caine ha inciso 36 album come leader. Gli album recenti includono Space Kiss con il Lutoslawski Quartet, Calibrated Thickness e Catbird con il suo trio di pianoforte e Callithump per pianoforte solo. Ha registrato progetti con il suo ensemble eseguendo arrangiamenti di Mahler, Wagner, Mozart, Verdi, Schumann e Bach. Ha inoltre diretto un trio acustico con il quale ha realizzato diverse registrazioni tra cui Live at the Village Vanguard e con il suo trio elettrico Bedrock. È stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome nel 2009. Le composizioni più recenti includono Agent Orange, su commissione dell’Orchestra Filarmonica di Bruxelles e 4 Wunderhorn Songs, scritta per l'Orchestra da Camera di Basilea. Caine ha composto e registrato dal vivo The Passion of Octavius Catto per l'Orchestra di Philadelphia con un coro gospel, che celebra la vita Octavius Catto, attivista per i diritti civili degli afroamericani, assassinato a Philadelphia. Ha ricevuto l’incarico di compositore in residenza per la Los Angeles Chamber Orchestra per 3 anni e ha eseguito la sua versione delle Variazioni Diabelli, con la Cleveland Orchestra, la Swedish Chamber Orchestra, la Moscow Chamber Orchestra, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Verdi e l’Orchestra Toscanini. Caine è stato direttore artistico della Biennale di Venezia nel 2003.