#SLOW e #BIODIVERSITA': metti l'amore per il territorio e la passione di chi fa solo vino biologico, metti la libreria più amata del centro storico di Udine, metti 40 persone tra giornalisti, blogger, enologi, imprenditori, uomini di politica e di cultura che si siedono a cena insieme, metti l'impegno di Slowfood nel preservare la biodiversità...
... ed ecco la serata che Aquila del Torre ha regalato ai propri ospiti il 24 settembre: diversa, in tutto. A partire dalla location, la libreria Tarantola di Udine che è stata trasformata con candele, sedie colorate e tovaglie bianche: se amate leggere, vi assicuro che cenare tra pareti colme di libri e con l'odore della carta è stupendo.
Diversa perchè Francesca e Michele Ciani di Aquila del Torre sono giovani imprenditori del vino che trasmettono passione, entusiasmo, conoscenza del territorio e del prodotto, amore per il loro lavoro, senza strafare.
Diversa perchè a tavola in libreria si è parlato di biodiversità grazie a Max Plett, presidente di Slowfood FVG, e con l’ospite della serata Mauro Pasquali, presidente di Slowfood Veneto: la biodiversità non riguarda solo natura selvaggia e spontanea, ma anche le coltivazioni umane sul territorio. La monocultura contribuisce ad impoverire la ricchezza della terra: preservare il bosco, proprio come fa Aquila del Torre, significa salvaguardare non solo la vegetazione spontanea ma anche la fauna, in particolare tutti quegli insetti che aiutano a combattere quelli nocivi e infestanti per le coltivazioni di vite.
Il picolit Docg 2012 di Aquila del Torre è l’unico vino dolce friulano premiato dalla guida Slow Wine 2015 con l’importante riconoscimento “Vino Slow”, ed è stato annunciato proprio durante la serata.
Aquila del Torre, 18 ettari a vite e altri 66 lasciati a bosco sulle colline di Savorgnano del Torre (Povoletto), utilizza esclusivamente metodi di agricoltura biologica e il picolit è la punta di diamante della produzione, tanto che l’azienda è l’unica a produrre la variante secca del celebre vino bianco dolce ed è fondatrice del progetto Oasi Picolit che coinvolge il Comune di Povoletto e l'Università degli Studi di Udine per valorizzare e preservare il territorio e il luogo d’origine del vitigno.
Francesca Gatti | @Fra_Gatti