Ha tenuto testa ai numerosi eventi cittadini della Notte Bianca e soprattutto alla partita Italia-Germania: un’ottima prima quindi per Il Barbiere di Siviglia di Piccolo Festival FVG che ha debuttato sabato 2 luglio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e che andrà in scena giovedì 7 luglio al Castello di S. Giusto.
Le previsioni meteo troppo incerte hanno infatti convinto la direzione e la regia a spostare lo spettacolo da Villa Manin da Passariano al teatro di Udine.
Quasi completamente piena la platea e anche la prima galleria, Il Barbiere diretto da Davide Garattini ha convinto e divertito il pubblico grazie ad una regia contemporanea, dinamica e giocosa e all’ottimo cast con Gabriele Nani (Figaro), Leyla Martinucci (Rosina) e Gianluca Bocchino (Conte D’Almaviva) per citare i tre interpreti principali.
Inedita e riuscitissima anche la scenografia che ha ambientato la celebre opera di Rossini tra le casse verdi di plastica tipiche dei mercati ortofrutticoli. Merito del consolidato team creativo di Garattini: Paolo Vitale per le scenografie e le luci, Giada Masi per i costumi e Anna Aiello come assistente alla regia.
A duecento anni dalla sua prima rappresentazione, il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma, Il barbiere di Siviglia è un'opera in due atti su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Il titolo originale dell'opera era Almaviva, o sia l'inutile precauzione.
“I cantanti devono essere anche attori, o meglio, soprattutto attori. – spiega Garattini - Devono far vivere i personaggi del Barbiere di Siviglia, essere caratteri intraprendenti, muoversi con disinvoltura oltre che cantare. Il nostro allestimento sarà in chiave moderna, senza sensazionalismi.”
E’ un “Barbiere di Siviglia” ambientato ai giorni nostri, con i tic e le manie di oggi tipiche degli italiani e degli spagnoli, grandi popoli della civiltà mediterranea, Rosina la protagonista femminile, è una donna volitiva, una proprietaria di campi in cui si coltivano frutta e verdura e il suo tutore, il Dottor Bartolo, le fa da commercialista prima di puntare al matrimonio.
“In realtà – spiega il regista - ho scelto di avere in scena frutta e verdura perché sono il marchio di fabbrica, la parte più sana della nostra agricoltura, e parlo, anche in questo caso, della civiltà mediterranea che accomuna anche economicamente la Spagna dell’originale di Beaumarchais e Rossini e l’Italia del nostro spettacolo. Nella fattispecie frutta e verdura saranno i nostri oggetti della scena più o meno nuda che sarà popolata di cassette.”.
L’Orchestra di Padova e del Veneto è diretta da Federico Santi mentre il coro, diretto dal maestro Federico Lepre, è formato grazie ad USCI FVG, l’unione delle società corali del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione speciale del Coro Tourdion.