Venerdì 23 giugno saranno dieci le città europee di confine presenti a Gorizia per il primo Meeting europeo delle città transfrontaliere: oltre a Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia), ci saranno Valka (Lettonia) e Valga (Estonia), Frankfurt an der Oder (Germania) e Slubice (Polonia), Komárno (Slovacchia), Gradiška (Bosnia-Erzegovina), Gornja Radgona (Slovenia) e Bad Radkersburg (Austria).
Il meeting del prossimo venerdì è il frutto del lavoro e delle radicate relazioni oltreconfine dell’Associazione Mitteleuropa che l’anno scorso, durante il proprio forum annuale, ha lanciato l’idea di creare un appuntamento internazionale per analizzare, promuovere e rafforzare una nuova collaborazione transfrontaliera tra le città europee di confine, di cui sono virtuoso esempio Gorizia e Nova Gorica con la progettualità di GO!2025.
“Faremo parlare l’Europa di noi – cosìil presidente Paolo Petiziol ha aperto oggi la presentazione del meeting che si svolgerà venerdì a Gorizia– l’evento che ci aspetta è davvero qualcosa di innovativo: non è l’Europa che si costruisce dall’alto, non l’Europa degli stati o delle regioni, ma è l’Europa delle città, città speciali come sono Nova Gorica e Gorizia che sono tagliate da un confine. Lo scopo del convegno è far incontrare le città, addirittura dieci, e chiedere quali sono i loro problemi, le necessità e le buone pratiche per portarle al tavolo europeo: se Nova Gorica e Gorizia vanno insieme a Bruxelles ci ascoltano, ma se andiamo in decine di delegazioni di città transfrontaliere, la nostra forza si moltiplica, dimostrando le necessità uniche e particolari di chi vive sul confine.”
“Attraverso GO2025! – ha ribadito con forza Petiziol - possiamo assumere un ruolo non solo regionale o nazionale, ma veramente europeo, andando ben oltre l’anno della capitale della cultura che deve rappresentare un cantiere per il futuro dei nostri territori.
Il lavoro dei prossimi anni sarà un gioco di squadra tra tanti ed importanti protagonisti: in primis la Regione e le istituzioni, ma poi anche Gect, Associazione Mitteleuropa, Mittelfest e tutti coloro che possono fare promozione e valorizzazione del nostro territorio”. L’obiettivo è quindi di rendere il meeting di Gorizia un appuntamento annuale: le città verranno coinvolte in un tavolo di lavoro e di cooperazione con cui costruire un modello virtuoso per tutte le città transfrontaliere, un sistema di relazioni strutturali che aiutino lo sviluppo socio economico dei territori, per scambiarsi esperienze e buone pratiche di integrazione transfrontaliera, per progettare insieme il comune destino europeo e discutere di progettualità, obiettivi e fondi europei: si tratta di un’iniziativa internazionale totalmente nuova che colloca il Friuli Venezia Giulia in una posizione ancor più strategica nello scacchiere delle relazioni internazionali.
“Il meeting organizzato Associazione Mitteleuropa è un momento fondamentale di condivisione con altre città simili alle nostre che stanno cercando di collaborare tra loro, superando tutti i limiti operativi, amministrativi e legislativi dell’essere sul confine” ha commentato Anton Harej, vicesindaco di Nova Gorica.
Venerdì saranno presenti all’hotel Entourage il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il sindacodi Nova Gorica Samo Turel, il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi, il Rettore dell'Università di Udine Roberto Pinton, il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin, l'Assessore regionale alla cultura Mario Anzil e il consigliere Diego Bernardis. Tra le presenze sottolineiamo anche il Ministro alle Relazioni tra la Repubblica di Slovenia e gli sloveni all'estero, Matej Arčon, l’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, S.E. Carlo Campanile, l’Ambasciatore di Repubblica Ceca a Lubiana, S.E. Juraj Chmiel, l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata Polacca a Lubiana, Lukasz Michał Paprotny, e la Console di Polonia a Milano, Anna Golec-Mastroianni.
“Con questa iniziativa dimostriamo di avere una forte identità e di lavorare verso obiettivi di pace, di coesione e di reale collaborazione – ha sottolineato l’assessore alla cultura di Gorizia Fabrizio Oreti – il convegno di venerdì non è solo un confronto, ma diventa opportunità di crescita condivisa: finalmente il confine viene percepito non come limite, ma come frontiera che apre a nuovi scenari per i territori.”