L'opera d'arte “di strada” diventa linguaggio ufficiale dello Stato: è la prima volta in Italia che la street art è utilizzata dalle istituzioni per una commemorazione pubblica.
Si tratta dell’opera che sarà realizzata sul Ponte del Diavolo di Cividale in occasione dei 100 anni dalla distruzione del ponte durante la prima guerra mondiale, un trompe l'oeil sul piano di calpestio e sui parapetti in modo da ricreare, attraverso un magistrale dipinto in 3d (per gli addetti ai lavori 3D Anamorphic Art), il greto del fiume Natisone e, di conseguenza, il vuoto prodotto dalla demolizione.
L’idea, proposta e coordinata dalla pro Loco di Cividale del Friuli, è un primato nel primato perché è la prima opera italiana di Street Art realizzata collettivamente da artisti internazionali. Sono 6 in tutto, coordinati da Fabio Maria Fedele: arrivano dalle nazioni che un tempo erano in guerra, a simboleggiare come le nuove generazioni vivano in pace e pianifichino insieme progetti per un futuro condiviso.
Per l’Italia, oltre a Fabio, artista professionista originario di Rovigo laureato in Architettura e Storia e Conservazione, ci sarà Valentina Sforzini che ha iniziato a specializzarsi nell’arte “madonnara” – come la chiamiamo in Italia – da quando aveva 8 anni.
Per la Germania, Frederike Wouters, per la ex Jugoslavia lo sloveno Simon Kastelic e il bosniaco Kerim Mušanović; infine Roberto Carlos Treviňo Rodriguez, tedesco di origine messicana, che arriverà a Cividale in rappresentanza di un'Europa senza frontiere. Sono tutti artisti di fama internazionale, da decenni partecipano a festival ed eventi in giro per il mondo diventando esponenti della street art pavimentale e del 3D Pavimental Art.
Come spiega Fabio Maria Fedele, “Dovendo coordinare sei artisti, abbiamo realizzato un primo bozzetto del disegno ma sarà necessario farne uno più preciso a cui lavorerò nei prossimi giorni a Cividale. Per opere anamorfiche come questa, infatti, è fondamentale stabilire un punto di vista univoco da cui si possa vedere la prospettiva corretta, e dovendo in questo caso integrare un paesaggio su uno sfondo reale, confrontarsi con la prospettiva reale diventa una necessità inderogabile.”
Per dipingere la superficie di circa 570 metri quadrati, gli artisti lavoreranno complessivamente circa 160 ore: inizieranno a lavorare lunedì 23 ottobre per terminare proprio il 27.
Al loro fianco ci saranno gli studenti delle terze medie di Cividale e San Pietro al Natisone, delle scuole secondarie di Primo Grado “Elvira e Amalia Piccoli” e il Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale e la scuola Bilingue - Dvojezična šola di San Pietro al Natisone, che con il loro contributo accelereranno la realizzazione dell'opera.
La realizzazione dell’opera rientra nel ricco programma organizzato dal Comune di Cividale del Friuli con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la partecipazione di molte realtà associative per celebrare il centenario dalle battaglie della Grande Guerra: una serie di eventi per ricordare un preciso momento della nostra storia con iniziative culturali, mostre, incontri ed approfondimenti sul territorio cividalese.
Il culmine sarà il pomeriggio di venerdì 27 nel cuore di Cividale, nei pressi del Ponte del Diavolo: cento rintocchi di campana seguiti da un coro che intonerà l’inno d’Italia faranno da ouverture ai saluti istituzionali e a Luca Zingaretti, attore cinematografico e volto televisivo molto noto e amato, che racconterà i giorni dell’invasione.
L’artista interpreterà, con una lettura scenica, alcuni brani tratti dai diari in cui Monsignor Valentino Liva aveva raccontato i giorni dei bombardamenti, la sofferenza della popolazione durante l’occupazione e la successiva liberazione.
FOTO: Petrussi Foto Press