Mittelfest diventa un programma radiofonico su Radio Rai FVG: sei puntate tra il 9 e il 25 agosto per indagare e raccontare i tanti significati della parola Eredi, il tema dell’edizione del trentennale di Mittelfest.
Gli eredi, infatti, ovvero la nuova generazione artistica della Mitteleuropa, sono già stati protagonisti della primissima edizione di Mittelyoung, il “festival nel festival” dedicato proprio agli artisti under30 andato in scena a fine giugno a Cividale del Friuli.
Dopo le prime due puntate in lingua slovena, i sei appuntamenti di “Mittelyoung riflette su Mittelfest Eredi” sono il frutto del lavoro e dell’impegno dei giovani curatores che hanno selezionato gli spettacoli di Mittelyoung: Arcangelo Costanzo, Camilla Isola, Maria Lincetto, Valentina Mattiussi, Vida Rucli, Nicol Soravito ed Elena Tuan hanno realizzato intrecci di parole, letture e musiche per esplorare la parola “eredi” nelle sue più diverse sfumature.
“Sono molto orgoglioso di questo progetto con Rai FVG e davvero grato ai ragazzi che hanno dimostrato grande impegno e capacità nel costruire la trasmissione - commenta il direttore artistico Giacomo Pedini - Eredi è un’idea a cui dare dei contorni definiti e, allo stesso tempo, infinite possibilità di connessioni e fraintendimenti. Il lavoro su Eredi porta con sé la complessità della nostra cultura mitteleuropea, influenzata dal senso del passare del tempo, inteso come passaggio di persone e di generazioni. Questo programma diventa così il racconto di sei modi di vivere da “eredi”, in attesa di Mittelfest 2021.”
“Siamo estremamente contenti di proseguire e consolidare la collaborazione con Mittelfest che va avanti ormai da molte edizioni: per quest’anno anno abbiamo fatto un passo in più, coinvolgendo i giovani nell’ideazione e nella costruzione dei contenuti delle trasmissioni – commenta Guido Corso, direttore della sede Rai FVG.
Le angolazioni proposte dal programma sono molteplici, con numerosi collegamenti agli spettacoli che andranno in scena a Mittelfest dal 27 agosto al 5 settembre: c’è la dimensione dell’inconsapevolezza, ovvero essere eredi senza saperlo, quella della scelta e della responsabilità, quella della trasformazione che evoca la sfida del domani agendo nel presente.
“Come Curatores, il nostro lavoro è cominciato da un’ampia riflessione sul significato della parola “eredi” e dalle sue radici – racconta Elena Tuan – Ne è nato il racconto delle dimensioni cardinali all’interno di cui ci siamo eredi di qualcosa: l’eredità genetica, sociale, culturale e artistica con cui ci siamo trovati, volenti o nolenti, a fare i conti. In queste puntate radiofoniche, abbiamo cercato di rappresentare la complessità di questa ricerca, trasformando in parola ed in suono la ricca diversità delle sue possibili interpretazioni.”
FOTO: Luca D'Agostino