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MITTELFEST SVELA L'INEVITABILE

18 APRILE 2023 | 18:08

Se c’è una cosa che ci hanno insegnato questi ultimi anni è che non tutto è sotto il nostro controllo. Tuttavia, se alcuni fatti appartengono alla categoria dell’inevitabile, e vanno accolti e decifrati per ciò che ci vogliono portare, sta a noi battere anche un sentiero diverso, capace di sottrarsi a ciò che pare già tracciato.

Da queste riflessioni, tra coincidenze, necessità e scarti al destino, nasce la XXXII edizione di Mittelfest - festival multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo di riferimento per l'area Centro-europea e balcanica con sede a Cividale del Friuli, che quest’anno affronterà proprio il tema INEVITABILE.

Così il direttore di Mittelfest Giacomo Pedini spiega il tema che lo ha ispirato per il programma: «Giunti, come annotava Italo Calvino nella sua sfida al labirinto, “nella fase dell’industrializzazione totale e dell’automazione”, siamo forse costretti ad agire simili ad automi, a sottostare agli implacabili meccanismi dell’algoritmo di turno, a compiere passi inevitabili in un mondo in cui “le macchine sono più avanti degli uomini e le cose comandano le coscienze”? Quale è il margine dato ancora alla scelta decisiva, a quella capace di cambiare l’andamento di un meccanismo che sembra immutabile? Quando si guarda a ciò che accadrà, è possibile sottrarsi alla tentazione di pensare che i fatti siano già stati decisi, che non possano esserci alternative? Il fato governa gli eventi o è un gioco di incastri tra necessità esterna e volontà di ognuno? Ogni spettacolo di Mittelfest 2023, in modi molto diversi, divaga attorno a queste domande».

I due festival internazionali saranno in scena rispettivamente dal 18 al 21 maggio, Mittelyoung, e dal 21 al 30 luglio Mittelfest, mentre lungo tutto l’arco dell’anno Mittelfest prosegue sotto il nome di Mittelland, con eventi che danno continuità al festival e lo identificano come ponte tra collaborazioni europee e realtà del territorio.

In numeri

Nel dettaglio, Mittelfest quest’anno avrà 28 progetti artistici - 16 musicali, 8 teatrali, 3 di danza e 1 di circo, a cui si aggiungeranno i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung e lo spettacolo scelto da CS Under 30, la sezione young del Carinthischer Sommer Music Festival - per 14 prime assolute e italiane, 7 produzioni o coproduzioni, il tutto coinvolgendo 12 diversi Paesi.

Mittelyoung ospiterà i 9 spettacoli usciti vincitori dal bando concluso lo scorso febbraio con 169 candidature, di cui 85 giunte dall’estero: 2 di teatro, 3 di musica, 2 di danza e 2 di circo, in rappresentanza di 6 diverse nazionalità.

 

MITTELFEST 21/30 luglio.

Il programma

Due concerti incorniciano il festival, in apertura e in chiusura: il concerto inaugurale Janoska Goes Symphonic (21 luglio, prima assoluta, musica), con l’eccezionale incontro tra il gruppo austro-slovacco Janoska Ensemble e il respiro sinfonico della FVG Orchestra, e il concerto di chiusura che guarda decisamente a un pubblico giovane con i Fast Animals and Slow Kids, sul palco eccezionalmente con l’Orchestra Arcangelo Corelli (30 luglio, musica).

Più che mai Mittelfest 2023 dialoga quest’anno con la città, e propone trespettacoli itineranti, che rendono lo spettatore parte della creazione. Si inizia con Deriva Urbana (A part not apart from a place) (22 e 23 luglio, prima nazionale, teatro), spettacolo internazionale del collettivo austro-catalano Eléctrico 28, realizzato da Mittelfest in co-produzione con il Dramma italiano di Fiume – HNK Ivan Zajc Rijeka, che ci induce a cercare, camminando per Cividale, nuovi rapporti tra persone, cose e luoghi, tra elementi evitabili e inevitabili, oltre la solitudine nella folla. Walk with me di Strijbos & Van Rijswijk (28-30 luglio, prima nazionale, teatro) porta invece in giro per la città uno spettatore alla volta, guidato da un software per mezzo di cuffie e cellulare a cui si aggiunge ogni tanto l’incontro con una cantante lirica e con nuovi stimoli sonori. Lavoro realizzato con il sostegno di Performing Arts Fund NL. Il terzo è lo spettacolo di Effetto Larsen La fiera degli altri (28-30 luglio, teatro), che riunisce 35 spettatori alla volta e li invita a un’esperienza ludica, con piccole gare in cui affrontare i propri pregiudizi e il rapporto con gli sconosciuti, per riconoscere i confini che ci separano dagli altri.

Troviamo poi un ampio filone di spettacoli “innovatori o inevitabili”, in cui si riuniscono storie emblematiche e destini non contrattabili.

A questo gruppo appartiene l’omaggio al centenario di Calvino di cui sarà messo in scena Il visconte dimezzato (22 luglio, prima assoluta, teatro), con Vinicio Marchioni e la musica dal vivo di alcuni musicisti parte dei Radio Zastava, in una collaborazione Mittelfest-Fondazione Teatro della Toscana. Una storia che va contro un destino che pareva scritto è certamente, poi, quella di Marlene Dietrich, che decide di combattere il nazismo accanto agli americani. In uno spettacolo atteso, scritto e diretto da Haris Pašović, ex direttore di Mittelfest e uno dei più registi più stimati del Sud-Est Europa, Marlene (27 luglio, prima assoluta, teatro) avrà il volto della star serba Mirjana Karanović, in una co-produzione tra Mittelfest, Teatro Nazionale di Sarajevo e East-West Centre. A questo gruppo si iscrive anche lo spettacolo dedicato all’inventore serbo Nikola Tesla, dal titolo appunto Tesla, di Ksenija Martinović e Federico Bellini (30 luglio, prima assoluta, teatro), che ripercorre la vita e le tappe dello scienziato, in particolare il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe, quella che sarebbe potuta essere la svolta epocale per l’umanità, con la produzione di energia elettrica gratuita per tutti.

Un altro modo per andare oltre l’inevitabile è quello di tracciare un contrappunto creativo alla regola. E questa è l’ispirazione che sottostà ai Tre fenomeni. Piovani – Vivaldi i concerti della natura (23 luglio, musica), un raffinato intreccio di rimandi musicali, dove tre celeberrimi concerti di Vivaldi si uniscono e si riformulano con nuove composizioni da essi ispirate, scritte da Nicola Piovani. Virtuosismo e divertimento si riconcorrono e rinnovano le aspettative anche nell’opera da balcone Questo è un nodo avviluppato (26 luglio, prima nazionale, musica), a cura di Piccolo Opera Festival di Gorizia che mette in scena duetti, terzetti e brani di insieme nel suggestivo Monastero di Santa Maria in Valle, da pagine fatali di Mozart e Rossini. Si cambia ritmo ma non ardire con Besh o drom (26 luglio, musica), spettacolo di world music della band ungherese - l’Ungheria è il Paese su cui Mittelfest 2023 fa un focus speciale – che da due decenni affascina il pubblico di tutto il mondo con la sua sfida alla categorizzazione dei generi.

Arriva ancora dall’Ungheria Mechanics of Distance (22 luglio, prima nazionale, danza), in cui la coreografia di Máté Mészáros indaga e riscrive il rapporto tra i corpi e le variazioni che possono crearsi a contatto con l’ambiente, attraverso lo studio del gesto e della quotidianità e dei suoi scarti. Senza dubbio innovativo è anche Toonzetters di Primo Ish-Hurwitz (28 luglio, prima nazionale, musica), progetto che arriva dai Paesi Bassi, con il sostegno di Performing Arts Fund NL, e raccoglie le opere di venti giovani compositori olandesi, restituendo un caleidoscopio di stili e caratteri musicali, da melodie neoromantiche al jazz.

Così come Solo bianco e nero, spettacolo italo-russo-lituano (30 luglio, prima assoluta, musica), in cui Lukas Geniušas, Corrado Rojac e Anna Geniushene reintepretano, a partire dalle possibilità dei toni e mezzi toni del pianoforte e della fisarmonica, brani di Schurbert, Solbiati (due prime esecuzioni assolute) e Prokofiev. È, infine, affascinante il progetto Quadri di un’esposizione (28 luglio, musica), che unisce il pianoforte di Alexander Gadjiev a testi poetici letti da Federica Fracassi, per ripercorrere la promenade di Modest Petrovič Musorgskij, il quale, nel 1874, provò a tradurre l’intera mostra dell’amico Hartmann con un pianoforte.

Spostandoci su un filone di spettacoli poetici e letterari, Clessidra è ancora una reinvenzione linguistica, questa volta da parola a musica, che Enrico Malatesta con la sua performance sonora fa dei racconti del poeta e scrittore Danilo Kiš, considerato tra i più significativi scrittori della ex Jugoslavia (24 luglio, prima assoluta, musica). Così come Le rose di Sarajevo di Erri de Luca e Cosimo Damiano Damato, con la Minuscola orchestra balcanica di Giovanni Seneca, rende omaggio al poeta Izet Sarajlić (29 luglio, musica), cantore della città di Sarajevo e testimone della tragedia bosniaca. Tanto che ai tempi dell’assedio i cittadini andavano alle sue serate di poesia nel buio di una città senza corrente elettrica.

In Minotauri (27 luglio, musica) la violinista e compositrice Anaïs Drago intraprende, invece, un viaggio musicale e letterario attraverso le nostre solitudini interiori. Mentre Paolo Triestino porta in scena il bel romanzo di Delphine de Vigan Le gratitudini (25 luglio, prima assoluta, teatro), curandone l’adattamento, la regia e comparendo tra gli interpreti con Lucia Vasini e Lorenzo Lavia. Si narra la storia di Michka, anziana correttrice di bozze polacca, che affronta l’inesorabile perdita della parola, mentre cerca di ritrovare chi l’aveva salvata bambina.

Mittelfest dà molta attenzione al pubblico di domani, ospitando anche un ampio progetto famiglia nella sua programmazione, per includere e formare i più giovani. Qui incontriamo lo spettacolo Fili di inchiostro e nuvole di Circo all’InCirca (22 luglio, prima assoluta, circo), una combinazione di due atti unici, In Ottavo e Overcoats. È un progetto per il pubblico di tutte le età, poi, La sarta con la grande clownessa svizzera Gardi Hutter, per la regia di Michael Vogel dei Familie Flöz (23 luglio, teatro, realizzato con il supporto di Pro Helvetia), che, tra bambole di pezza e manichini danzanti, cuce la trama dello spettacolo, ambientato in una sartoria, senza risparmio di sforbiciate e azzardi.

In Drunken Master (29 luglio, prima nazionale, danza), troviamo, poi, l’acrobata Noah Chorny che ha bevuto più grappa del dovuto e, alticcio, barcollante, decide di salire su una lanterna per accenderla con un piccolo fiammifero, mentre il palo alto sei metri, si piega sopra le teste del pubblico. Infine, in Chüssi di Lowtech Magic (30 luglio, prima nazionale, musica, con il sostegno di Pro Helvetia) un danzatore e un musicista raccontano così, senza parole, il gesto di diventare, inevitabilmente, grandi.

Dall’acrobazia all’epica, è uno spettacolo per tutto il pubblico The game of Nibelungen, un’epopea di teatro d’oggetti sanguinari, in un tedesco gestuale di Laura Gambarini (29 luglio, prima nazionale, teatro, sempre con il sostegno di Pro Helvetia), che regala un’esilarante performance sul grande classico del medioevo tedesco in un tedesco irresistibile e comprensibile a tutti.

Lo stesso per il duplice spettacolo – ancora in forze al focus sull’Ungheria – Proper mess + Pyrodise del Duo Two Many più Firebirds e Flame flowers (24 luglio, prima nazionale, danza) che esplorano le meraviglie e i pericoli dell’arte circense e della danza verticale, in un gioco tra il rischio e le sue probabilità.

MITTELYOUNG 18 – 21 maggio 

 

Mitteyoung, il festival under 30 della Mitteleuropa, è una delle novità più originali che Mittelfest porta nel vasto panorama dei festival italiani ed europei: alla sua terza edizione è divenuto un appuntamento atteso e maturo, per vedere una generazione in scena e al contempo per dare sostegno produttivo ai giovani. 

Come la scorsa edizione, si avvarrà di alleanze importanti: quella con Carinthischer Sommer Music Festival, e in particolare con il progetto under 30, CS under 30 e la collaborazione rinnovata con SNG Nova Gorica che porta la prima giornatadi Mittelyoung, il 18 maggio, a Nova Gorica nella sala piccola dell’SNG, con due spettacoli di circo. La selezione dei 9 spettacoli è nata da un bando diffuso in tutti i Paesi della Mitteleuropa e dei Balcani, che ha avuto esito in 169 proposte, successivamentesottoposte alla giuria di curatores under 30. Al termine di Mittelyoung, saranno scelti dalla stessa commissione 3 spettacoli che replicheranno anche nel calendario di Mittelfest.

6 sono i Paesi rappresentati nelle opere prescelte (Italia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Croazia e Repubblica Ceca), quasi tutte in prima assoluta.

Programma:

Il 18 maggio si inizierà a Nova Gorica con il primo studio di Quieto Parado (circo), spettacolo italiano creato da Pietro Barilli, in cui un personaggio tragicomico è alla ricerca spasmodica dell’equilibrio, fino a rasentare la follia. A seguire CM_30, spettacolo tedesco di Kolia Huneck (circo), dove un giocoliere esperto crea un ambiente immersivo a metà strada tra il circo contemporaneo e l’installazione artistica.

Il 19 maggio si rientra a Cividale del Friuli, sul palcoscenico della chiesa di Santa Maria dei Battuti, con lo spettacolo austriaco I sogni sono gli specchi notturni dell’anima (musica) di Trio-Bio, un progetto interdisciplinare per esplorare le possibili narrazioni dei sogni, e quindi dei desideri, che si articolerà nel tempo in più capitoli.

Nella stessa giornata salirà sul palco la musica di What if…? Di Lavish Trio, in arrivo dai Paesi Bassi con un pianoforte, un violino e un violoncello.

Il 20 maggio si aprirà con uno momento extra calendario, esito di un workshop di drammaturgia, realizzato dalla collaborazione di più realtà teatrali, tra cui, appunto Mittelfest. A est del palcoscenico, finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del bando “BOARDING PASS PLUS”, con il laboratorio tenuto dall’autrice bosniaca Tanja Sljivar. Diseguito, ancora dai Paesi Bassi arriva lo spettacolo Something else di Collectief MAMM (danza), in cui cinque performer esplorano la pressione sociale che spinge al raggiungimento del successo.

Chiude la giornata lo spettacolo Piango in lingua originale dell’attrice italo-croata Carla Vukmirović (teatro), figlia dell’esodo e della dissoluzione della ex Jugoslavia, che rimane per lei viva nei racconti dei genitori e che si deposita in poesie e nel tentativo di trovare ordine tra lingua italiana e croata.

Il 21 maggio, giorno di chiusura, i danzatori italiani di Esenco Dance Movement presentano Lay Bare (danza), spettacolo vincitore del progetto residenze artistiche Area Mediterranea. I corpi in scena divengono prigioni da cui far scaturire essenza d’anima.

Nella stessa giornata si succederà The Honey Maker, spettacolo del gruppo ceco FRAS (teatro), che racconta la storia di Joshi, vecchio nepalese che non ha mai dovuto allontanarsi dal villaggio, fino alla malattia della sorella.

E infine chiuderà in bellezza il ritmo inedito di Hrduja dell’italiano Massimo Silverio (musica). Il titolo riprende una parola friulana di origine longobarda, che indica la crosta che si forma quando si rimargina una ferita. Da questa suggestione, l’artista ha composto il suo disco d’esordio, accostando e mettendo in rima friulano e inglese.

 

Accanto a questi due festival nazionali il calendario di Mittelfest si diffonde tutto l’anno con Mittelland, di cui si darà via via comunicazione.

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