Il vino naturale piace sempre di più: parola di produttori, di operatori, ristoratori, sommelier e anche del consumatore finale, sempre più attento alla qualità, all’origine e alla sostenibilità di quello che mette nel bicchiere, così come nel carrello della spesa.
Sono state oltre mille le persone che hanno visitato la 6^ edizione di Borderwine, il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale che nei pomeriggi di domenica e lunedì ha riempito il parco di Villa Manin di Passariano ospitando vignaioli, degustazioni, proposte food, musica e altri eventi con 70 produttori presenti tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria, Slovenia e Francia per 300 etichette in degustazione.
“Siamo davvero soddisfatti – commentano i fondatori di Borderwine Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti – grazie alla collaborazione conl’Ente Regionale Patrimonio Culturale FVG (Erpac), abbiamo potuto organizzare il salone all’ombra dei meravigliosi alberi del parco di Villa Manin, segnando una nuova dimensione dell’evento nato nel 2016. Sono stati moltissimi i visitatori da fuori regione, da Austria e Slovenia e non solo, compresi i 35 studenti internazionali dell’Università di Scienze Gastronomiche (Pollenzo, Bra): il FVG può davvero ambire a diventare territorio strategico per catalizzare il mercato sempre più vivo legato al vino naturale, sia in Italia che all’estero”.
Si guarda, infatti, già all’edizione numero sette nel 2023: ancora da decidere date e location visto che l’obiettivo di Borderwine è spostarsi lungo i luoghi di confine del nordest, anche in vista dell’appuntamento internazionale con GO!2025.
Borderwine è organizzato grazie a Regione FVG, Promoturismo FVG, ERPAC, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Civibank, Gustai.it, Slowfood FVG, Ass. culturale Arsura, Ass. ReValpo, Biodynamic farmers of Italy, Natura delle Cose, Associazione Alberghi “Chiavi in Mano” di Udine, Ass. RicercArti, ASD E4RUN.