La partita della crescita per le aziende e per il PIL nazionale si gioca sull’export. La sfida della nuova globalizzazione parte dal Friuli Venezia Giulia e dalla IC&Partners, società di consulenza che da 25 anni opera nell’internazionalizzazione delle imprese e che prospetta una crescita costante del proprio volume d’affari nei prossimi 5 anni passando dagli attuali 11milioni di fatturato a oltre 15milioni.
Con un quartier generale radicato in FVG, a Udine, 27 uffici in 17 diversi paesi del mondo, 250 dipendenti, IC&Partners rappresenta un unicum a livello nazionale, sia per la grandezza dell’azienda, sia per il modello di business. A questo si aggiungono 30 partner strategici portando ad una presenza globale in 47 paesi nel mondo: è di fatto la più grande piattaforma italiana dedicata al supporto alla internazionalizzazione d’impresa.
Oggi l’export diventa ancora più vitale in uno scenario post-pandemia in cui le traiettorie dell’economia globale stanno cambiando: lo shock nel rapporto domanda-offerta ha rotto le catene di fornitura e ha generato blocchi alla libera circolazione delle persone e anche delle merci focalizzando tre grandi assi in Europa, Asia e Stati Uniti.
“L’internazionalizzazione e il commercio estero diventano sempre più fondamentali per le aziende locali e nazionali in un momento storico come questo: l’imprenditore deve verificare se esiste ancora il suo mercato di riferimento e soprattutto dove, se in Italia o all’estero – spiega il presidente della Holding IC&Partners Roberto Corciulo. “Dopo decenni di globalizzazione, il Covid sta invece accelerando la regionalizzazione, riportando a casa le produzioni, ma per poter vendere ed essere competitivi in alcuni paesi, penso in particolare a Stati Uniti, Russia ed Estremo Oriente, è necessario produrre in loco.
Grazie all’esperienza acquisita sui vari mercati, IC&Partners supporta l’espansione territoriale delle aziende all’estero da tutti i punti di vista commerciale, fiscale, operativo e legale. “Il radicamento sul nostro territorio non è in discussione – aggiunge Corciulo – Milano sarebbe la città più vocata per la nostra tipologia di business, ma non lasceremo mai il Friuli”.
Da circa un mese, infatti, IC&Partners ha spostato la sua sede centrale in uffici più grandi - restando sempre a Udine - inaugurati ufficialmente stamattina alla presenza dell’Assessore regionale alle attività produttive regionale Sergio Emidio Bini e quello del Comune di Udine Maurizio Franz, del direttore generale di Confindustria Udine Michele Nencioni oltre a numerosicollaboratori e imprenditori del territorio.
“Siamo orgogliosi che IC&Partners abbia deciso di mantenere la propria sede principale nella nostra città – ha commentato l’Assessore Franz – aziende come questa sono fondamentali per la crescita delle imprese del nostro territorio che stanno dimostrando grande voglia di investire dopo i mesi difficili della pandemia”.
“In questi anni, ho visto IC&Partners crescere e diventare una presenza globale – ha sottolineato l’Assessore Bini - la tipologia di servizio è unica e indispensabile in un momento storico come questo in cui il FVG dimostra numeri eccellenti: dopo Lombardia ed Emilia Romagna, siamo la terza regione d’Italia per export. La piattaforma di IC&Partners è una risorsa per chi vuole andare all’estero con basi solide. Fare sistema tra Regione, istituzioni, associazioni di categoria e aziende diventa un grande valore aggiunto per la competitività di tutto il tessuto economico regionale, anche per le piccole e medie imprese del territorio che possono affrontare la sfida all’estero con serenità e con la competenza di professionisti esperti ”.