• Informazioni
  • Personalizza
  • Questo sito web utilizza solo cookie tecnici di navigazione/sessione.
    Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy
  • Prima parte Durata Descrizione
    cookie_accepted 6 mesi Cookie utilizzato per non visualizzare più la barra dei cookie dopo la prima visita
    cookie_analytics 6 mesi Cookie utilizzato per memorizzare la preferenza dei cookie analitici
    cookie_profiling 6 mesi Cookie utilizzato per memorizzare la preferenza dei cookie di profilazione
    PHPSESSID sessione Il cookie PHPSESSID è un cookie nativo di PHP e consente ai siti Web di memorizzare dati sullo stato della sessione. Nel sito Web viene utilizzato per stabilire una sessione utente e per comunicare i dati sullo stato attraverso un cookie temporaneo, comunemente denominato cookie di sessione. Poiché il cookie PHPSESSID non ha una scadenza temporale, scompare quando si chiude il client.

POLICLINICO HA DONATO 124 INNESTI OSSEI AL CENTRO TRAPIANTI

06 FEBBRAIO 2024 | 14:49

Sono 124 le teste di femore donate alla Banca Tessuti del Veneto dal Policlinico Città di Udine nel 2023. Si tratta di un numero davvero eccezionale, risultato della prima collaborazione in Friuli Venezia Giulia tra la Banca, il Centro Regionale Trapianti (CRT) e una struttura sanitaria privata accreditata, il Policlinico Città di Udine.

È davvero un grande traguardo se si pensa che il secondo migliore risultato è dell’ospedale di San Daniele con 30 teste di femore donate, in un momento in cui le richieste di tessuto osseo sono particolarmente numerose in tutta la regione. Un risultato notevole, sottolineato anche da Roberto Peressutti, coordinatore del Centro regionale trapianti. Risale a febbraio 2023, infatti, il programma di donazione di teste di femore nato dalla collaborazione con il Policlinico, in particolare con il reparto di anestesia (dottoressa Marcella Brazzoni e dottor Antonio Baroselli) e quello di ortopedia diretto dal dottor Fabrizio Bassini.

“Siamo davvero orgogliosi di questo risultato e ci tengo a ringraziare il grande lavoro di squadra tra i reparti e l’impegno dei nostri medici e dei nostri operatori che l’hanno reso possibile – sottolinea il presidente e amministratore delegato del Policlinico Claudio Riccobon - la donazione di quella parte ossea, infatti, richiede in primis la disponibilità̀ del personale in sala operatoria e poi tutto il successivo coordinamento per il trasferimento”.

“Questo ottimo risultato è stato possibile grazie al lavoro dell’intero team – commenta il dottor Antonio Baroselli -. Tutti si sono impegnati a rendere possibile questo traguardo, dal personale della sala operatoria, infermieri e oss, ai medici che quotidianamente collaborano con il reparto chirurgico e anestesiologico”.

La donazione ossea non ha alcuna differenza di procedura o conseguenza per il paziente che, infatti, nella maggior parte dei casi, dà il proprio consenso alla donazione al momento dell’anamnesi pre-operatoria con il medico anestesista. Dopo l’estrazione, la testa di femore viene inviata alla Banca dei Tessuti di Treviso che fa da centro di raccolta per Friuli Venezia Giulia, Veneto, province autonome di Trento e per le Marche, eseguendo le analisi e i test previsti per l’idoneità alla donazione.

La testa del femore asportata, solitamente di un soggetto sano sotto i 70 anni, è preziosa e fondamentale per realizzare innesti di osso in chirurgia ortopedica, vertebrale, odontoiatrica e maxillofacciale. Gli innesti ossei realizzati sono stati in alcune occasioni preziosi anche per ricostruzioni in pazienti pediatrici. L’impiego del tessuto muscolo-scheletrico proveniente da donazione è inoltre indispensabile nella chirurgia dei tumori ossei, in quanto può evitare l’amputazione di arti grazie alla ricostruzione funzionale, garantendo ai pazienti un migliore recupero e una migliore qualità della vita. 

CONDIVIDI