Una vita dedicata al lavoro e all’amore per la cucina: Rita Cecchini, nata il 7 ottobre 1916 a S. Marco di Mereto di Tomba, oggi ha spento 100 candeline a La Quiete insieme a nipoti e pronipoti, agli amici, agli operatori e al consiglio di amministrazione della Asp.
Non poteva mancare il sindaco Furio Honsell che tiene particolarmente ad essere presente accanto ai propri cittadini in queste date importanti e che ha portato un bel mazzo di fiori alla festeggiata.
Rita ha passato la propria vita in cucina lavorando come capo cuoca per famiglie importanti in Belgio, in Francia (a Versailles) per poi tornare in Italia dove è stata chef dell’ambasciata francese in Vaticano.
Ancora oggi i figli di una delle famiglie francesi in cui ha prestato servizio le scrivono lettere per salutarla e per chiederle ricette e consigli di cucina. Le torte preferite di Rita? Quelle alla frutta, rare bontà di cui non esistono ricette scritte perché l’abilità sta nel ricordarle e nel saper preparare tutto perfettamente “a occhio”.
È un lavoro duro quello del cuoco, con orari impossibili e spesso difficili da conciliare con la vita privata: forse è per questo che Rita non si è mai sposata e non ha avuto figli.
Con la pensione è tornata in Friuli, ha vissuto per un po’ a Udine e da circa 15 anni vive a La Quiete. “Sono felice di avere vicino tante persone che mi vogliono bene” ha commentato oggi, sorridente e molto emozionata: si riferiva ai famigliari che oggi l’hanno festeggiata, al personale de La Quiete a cui è molto affezionata e anche alle sue amiche, in particolare alla sua compagna di stanza e alla sua migliore amica Maria che non le ha mai lasciato la mano per tutta la festa.
“È una persona molto riservata – racconta chi si prende cura di lei tutti i giorni a La Quiete – ma ha sempre un sorriso per tutti.” Ama molto la musica e anche gli animali che può avvicinare grazie alle attività di pet therapy organizzate dal servizio di animazione.