Le capitali mitteleuropee della cultura possono diventare veicolo di unità, programmazione e sviluppo dell’Europa: dal Friuli Venezia Giulia parte la sfida per creare una nuova azione di “lobby culturale” e un nuovo ruolo per la Regione dopo l’appuntamento di GO!2025.
“Le capitali della cultura della Mitteleuropa devono fare rete, proporre idee e progetti per una programmazione europea più vicina alle diverse realtà del continente. La cultura che le capitali dell’area mitteleuropea hanno espresso in passato non può sottrarsi alla responsabilità di contribuire nuovamente ad illuminare l’Europa e farle ritrovare la via che necessariamente ci conduce al comune destino, soprattutto in un momento delicato come quello attuale”. Con queste parole Paolo Petiziol ha suggellato i lavori del 19° Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese organizzato dall’Associazione Mitteleuropa e dedicato quest’anno a “Storia e memoria: le capitali culturali della Mitteleuropa”, un ricco tavolo di scambio tra consoli, ambasciatori, rappresentanti delle istituzioni economico e culturali delle capitali della cultura.
La sfida lanciata è rendere l’incontro di oggi un appuntamento stabile in Friuli Venezia Giulia, regione geograficamente già posizionata al centro dell’Europa, che può diventare sede di scambio e di costruzione politica e sociale unitaria, partendo dalle esperienze delle capitali della cultura, competenze che non si esauriscono con il 2025, ma vanno sfruttate per il futuro. Il presidente Massimiliano Fedriga, intervenuto con un videomessaggio, ha sottolineato la funzione strategica dell’opportunità lanciata oggi: “Associazione Mitteleuropa ha anticipato i tempi e guardato lontano, portando il FVG al centro dell’asse strategico: in vista di GO!2025 e oltre, dibattito e confronto sono fondamentali per coltivare e rafforzare il legame tra paesi e territori, vero dna del sistema europeo, fatto di collaborazione e unione. E la nostra regione può e deve essere il fulcro di questa opportunità, anche dopo il 2025”.
C’è già un prossimo importante appuntamento, annunciato da Elena Lizzi, deputata del Parlamento europeo: il 9 aprile 2024 organizzeremo un evento a Bruxelles per coinvolgere le massime istituzioni europee e presentare il progetto dell’Associazione Mitteleuropa. “Il modo di reagire dell’Europa è cambiato – ha spiegato Lizzi - c’è maggiore attenzione alle istanze che provengono dai territori e dai gruppi di riflessione come quello di oggi. L’ idea è forte ed impegnativa, ma può, secondo me, trovare riscontro nelle istituzioni europee, un progetto che aiuterà la nostra regione a diventare maggiormente partecipe della politica europea, ponendo anche le istanze importante delle città di confine.” “L’Europa vive un’epoca di grande cambiamento, un’evoluzione che non si può fermare, ma indirizzare – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin - il pericolo è perdere l’identità dei popoli, anche nelle comunità e nei territori più piccoli: per questo bisogna cercare le radici culturali più storiche, comuni e radicate senza paura. Aprirsi non significa disconoscere la propria identità, anzi sono l’identità e la coesione che diventano strumento per farci conoscere ed essere più aperti all’integrazione.”
Come ha spiegato Lamberto Zannier, ambasciatore, esperto di OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), “l’evento di oggi ci spinge a cogliere la sfida di espanderci dallo spazio culturale, allargandoci a sfide più grandi che riguardano tutti i cittadini europei, fornendo un contributo concreto alla stabilità dell’intera Europa.”
“La cultura significa incontro tra le genti, relazione tra cittadini e territori: creare un confronto e porre le basi di un collegamento continuo tra le capitali della cultura mitteleuropee assume intenti superiori che toccano tutti gli aspetti dell’essere europei con scenari a lungo termine - ha commentato la neo assessore di Gorizia per GO!2025 Patrizia Artico, sottolineando che “solo attraverso la cultura possiamo evitare che esploda la polveriera delle divisioni”.
L’idea dell’Associazione Mitteleuropa scaturisce dall’esperienza maturata nelle relazioni con i Paesi dell'Europa centro-orientale sin da prima della caduta della cortina di ferro. In tale contesto si inserisce un fatto irripetibile: Nova Gorica e Gorizia saranno insieme la Capitale Europea della Cultura 2025, tendendo la mano alle altre capitali separate da poche ore di macchina, ma unite da un unico destino, come Cracovia (PL), Graz (A), Sibiu (RO), Pécs (HU), Maribor (SLO), Košice (SLO), Linz (A), Plzeň (CZ), Rijeka (HR), Novi Sad (SRB), Veszprém (HU), Timişoara (RO), Bad Ischl (A), Chemnitz (D), Trenčin (SK). Capitali Europee della Cultura separate da poche ore di macchina, ma unite da un unico destino.
Sono intervenuti anche Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, Roberto Pinton, Magnifico Rettore di Uniud, Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, Zsuzsanna Kiraly, Vicesegretario generale di INCE, Friderika Mike, direttrice del programma di sviluppo Veszprem, Anton Harej, vicesindaco di Nova Gorica, Christian Ragger, Deputato Parlamento Austriaco, Roberto Corciulo, Presidente Fondazione Aquileia, Stjepan Ribic, Console Generale di Croazia a Milano, Karl Ehrlich dall’Ambasciata d’Austria a Roma, Gregor Šuc, Console Generale di Slovenia a Trieste, Daniel Pashek, consigliere commerciale Consolato generale di Ungheria a Milano.